Appunti di viaggio di ritorno alle origini


APPUNTI DI VIAGGIO DI RITORNO ALLE ORIGINI

RAGIONE E ARTE AL SERVIZIO DELLA CONOSCENZA

“La gioia di vivere
 Andò per le soffitte
 E buggerò Berlicche”


Queste parole e immagini si pongono come semplice testimonianza di un percorso conoscitivo che può forse interessare unicamente a chi ha desideri e interessi simili ai miei. Sono convinto che perseguire la conoscenza usando, oltre alla logica razionale le immagini prodotte con arte, permette di avere una visione più complete del mondo in cui viviamo. La conoscenza così ottenuta ci permetterà di vivere la vita con maggiore consapevolezza per motivare le nostre azioni.
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L’avventura ha inizio: 
                                                                   
ANNI  1960 – 1965

In questi primi anni il mio lavoro si è concentrato essenzialmente nel produrre l’immagine di una scrittura che, rinunciando all’uso delle parole dal significato convenzionale, si è orientata a scrivere con segni espressi da impulsi emotivi per comunicare il nostro rapporto con il supposto mondo esterno, affiancando i sentimenti alla conoscenza consueta della ragione. Cosi potevo aggiungere contemporaneamente alla solita lettura scorrevole una visione globale e istantanea dell’immagine. L’uso di inserire la scrittura nelle immagini proseguirà poi per tutti gli anni seguenti.




1963, "Palinsesto"

Questo racconto scritto
Narra bi fatti
Gli avvenimenti
Ma anche le emozioni
Vissute
I sentimenti
Le gioie
I dolori
Del protagonista
Che ha interpretato
L'avventura



1962, "Da avventure del linguaggio"
                                            
Traccia del Verbo creatore
L'albero genera i rami
Che vanno
Dotati di libero arbitrio

Verso il loro ignoto destino















1965, "Mandala"

L'energia potenziale genera
Lo spazio-tempo e la vita
Infiniti e diversi sono i percorsi
Tutti vanno e tornano all'origine
Nella condizione senza tempo
Gli scopi non sono possibili
Le ragioni non esistono
Il senso non ci appartiene
Le ragioni sono ignote
Il pensiero non soccorre












1988, "Scripta manent"

Se i due poli opposti si
Congiungono
Il tempo cessa di scorrere
La vita qui e ora
Diventa eterna








1989, "Scripta volant"

I segni evocano
Un viaggio nei cieli
Di mondi sconosciuti
Sempre ospitali per
Chi è disponibile











ANNI  1965 – 1975

La necessità di esprimere un mondo fluido e inconsistente espresso dalla nostra attività creatrice ma inconsapevole della “realtà”, si orienta in questo periodo a produrre immagini in cui la luce artificiale e la materia trasparente del plexiglass riesce a smaterializzare l'opera osservata. Questa immagine potrà poi essere leggibile con uno sguardo immobile e globale necessario per osservare il mondo interiore che potrà creare cosi consapevolmente il mondo cosiddetto “reale”.




1966, Luce interna"

Oggetto di meditazione
Non tollera parole












1966, "Luce interna"

Oggetto di meditazione
Non tollera parole












1967, "Luce interna"

Oggetto di meditazione
Non tollera parole




















1970. "luce radente interna"

Oggetto di meditazione
Non tollera parole













                                     




                                                                                                                                     1971, "Luce radente interna"    

Oggetto di meditazione
Non tollera parole    











1973, "Luce radente interna"        
Oggetto di meditazione
Non tollera parole



















1973, "Luce radente interna"                          
La luce attraversa il plexiglass
Il plexiglass diventa invisibile
La luce resta












1975, "Luce radente interna"                            
L'energia crea la luce
La luce produce le forme
Il tempo invade la scena
Nasce la vita
Insieme al quattro
Comincia il viaggio
La partenza coincide con l'arrivo















ANNI  1975 - 1977

Per recuperare l’immediatezza fra il desiderio e la produzione della immagine, la luce elettrica è sostituita dalla luce del colore che ne rende la produzione più velocemente disponibile.
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1975, "Albero del tempo"

L'energia si divide
In due parti opposte
Creando la dimensione
Spazio-temporale


















1975, "L'asse e la caverna"            
Luogo della seconda nascita
In contatto con l'energia
Che tutto crea















                                                                                                                                                         

1976, "Germinazioni temporali"

Tutti considerano la nascita
Il lieto evento
La gioia di vivere

Per qualcuno è un incubo
















1976, "Energia potenziale"

Origine dello Spazio-tempo





















ANNI  1977 – 2015

In questi anni, attingendo e condividendo da uno scritto di Anassimandro che evoca “Le cose fuori da cui è il nascimento alle cose che sono” ho prodotto tutta una serie di lavori che spesso identificavano le cose che sono con le immagini di capolavori dell’arte del passato sostituendone una parte con una specie di rappresentazione dell’energia creatrice espressa da segni luminosi.



1981, "Le cose fuori

L'energia creatrice
Genera lo spazio-tempo
Le infinite forme
In guerra fra loro
Le forme gioiscono e soffrono

Sognano la loro origine














1981, "Le cose fuori"

"Le cose fuori da cui è il nascimento alle cose che sono, sono peraltro quelle verso cui si sviluppa anche la rovina,secondo ciò che dev'essere"
Anassimandro


















1983, "Le cose fuori"

"Le cose fuori da cui è il nascimento alle cose che sono, sono peraltro quelle verso cui si sviluppa anche la rovina,secondo ciò che dev'essere"
Anassimandro


















1984, "Le cose fuori"

"Le cose fuori da cui è il nascimento alle cose che sono, sono peraltro quelle verso cui si sviluppa anche la rovina,secondo ciò che dev'essere"
Anassimandro










1987, "Le cose fuori"

"Le cose fuori da cui è il nascimento alle cose che sono, sono peraltro quelle verso cui si sviluppa anche la rovina,secondo ciò che dev'essere"
Anassimandro









2015, "I sette chakra della donna con l'ombrello di Monet"

"Le cose fuori da cui è il nascimento alle cose che sono, sono peraltro quelle verso cui si sviluppa anche la rovina,secondo ciò che dev'essere"
Anassimandro





























ANNI 1984 – 2000

In questo periodo spesso i miei lavori hanno fatto riferimento a una condizione immaginata come “pendolo immobile” in cui il concetto della dimensione spazio temporale può convivere con l’idea di una dimensione che può esprimersi come attimo eterno. Per parlare di questo concetto spesso ho usato delle architetture che, essendo forme costruite dall’uomo supponevo rendessero più facile l’accesso a questa visione delle cose.


1983, "Ilo pendolo immobile"

Se il pendolo si ferma
I pensieri cessano
Cessa il tempo
E' la fine del mondo
La dimensione cambia
La mutazione inizia
















1983, "Il pendolo immobile"

Se il pendolo si ferma
I pensieri cessano
Cessa il tempo
E' la fine del mondo
La dimensione cambia
La mutazione inizia




1983, "Il pendolo immobile

Se il pendolo si ferma
I pensieri cessano
Cessa lo scorrere dell tempo
Inizia il viaggio di ri

                                                   














1984, "Il pendolo immobile

 Se il pendolo si ferma
 I pensieri cessano
 Cessa il tempo
 E' la fine del mondo
 La dimensione cambia
 La mutazione inizia


















1986, "Il pendolo immobile"

Il Verbo è sempre presente
Aiuta ad aprire le finestre
Bello è il panorama
Il desiderio è grande

La speranza aiuta















1987, "Il pendolo immobile"


Se il tempo si ferma
La supposta realtà
Si trasforma in
Memoria assoluta
Patrimonio dell'istante
Eterno
















1988, "Il pendolo immobile"
              (La dama e il cavaliere)

Se il tempo si ferma
La supposta realtà
Si trasforma in
Memoria assoluta
Patrimonio dell'istante
Eterno















1992, "La notte del leone verde"

Momento decisivo
Del processo alchemico
Il fuoco feconda il mercurio
Proveniente dalla terra
















1993, "Il pendolo immobile"

Se il pendolo si ferma
I pensieri cessano
Cessa il tempo
E' la fine del mondo
La dimensione cambia
La mutazione inizia











1993, "Il pendolo immobile"

Se il pendolo si ferma
I pensieri cessano
Cessa il tempo
E' la fine del mondo
La dimensione cambia
La mutazione inizia











                                      1993, "Gerusalemme celeste"

Antico sogno    
Di un approdo felice
Luogo dove la morte
Diventa mutazione

Eterna











1993, "Il pendolo immobile"

Se il pendolo si ferma
I pensieri cessano
Cessa il tempo
E' la fine del mondo
La dimensione cambia

La mutazione inizia












1994, "Il pendolo immobile

Se il pendolo si ferma
I pensieri cessano
Cessa il tempo
E' la fine del mondo
La dimensione cambia
La mutazione inizia













1993,"Lavventura di Sir Gawain"                                
Re Artù contempla l'avventura del Cavaliere verde

































1993, "Il pendolo immobile"

Da sempre
Un ponte unisce
Aspetti spazio-temporali...
Virtualmente opposti
Quando l'osservazione
raggiunge consapevolezza
L'osservatore si avvia
verso l'unità della vita

Il ponte è vecchio




ANNI 1984 - 1987

All’insegna di “clavicola temporale ho cercato di scardinare l’idea assoluta del tempo facendo convivere nelle immagini della tradizione figurativa aspetti di una realtà diversa appartenente ad un tempo e un mondo diverso.

                                                                                 

1984, "Clavicola temporale"

La piccola chiave
Apre la porta segreta
Del tempo
















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1984, "Clavicola temporale"

La piccola chiave
Apre la porta segreta
Del tempo



















1984, "Clavicola temporale

Lo spazio e il tempo
Il due
Gioia e tristezza
Bene e male
Maschio e femmina
Godere e soffrire
Piacere e dolore
Ieri e domani
Rassegnazione e speranza...
Quando si congiungono
L'orgasmo
Cancella il mondo
E tutti i pensieri








1984, "Clavicola temporale"

La piccola chiave
Apre la porta segreta
Del tempo




1984, "Clavicola temporale"

La piccola chiave
Apre la porta segreta
Del tempo



















1984, "Clavicola temporale" (Il viaggio)

La piccola chiave
Apre la porta segreta
Del tempo


















1984, "Clavicola temporale"

La piccola chiave
Apre la porta segreta
Del tempo











1987, "Clavicola temporale"

I due poli si attraggono
E si uniscono
L'orgasmo annienta il tempo
Il viaggio si conclude
Generando
L'istante eterno





























1987, "clavicola temporale"

"Il viaggiatore
Ignora di essere osservato
E inconsapevolmente
Recita la sua parte
Nella rappresentazione
Della vita



1987, "Clavicola temporale

La piccola chiave
Apre la porta segreta
Del tempo










ANNI  1985 – 2015

Figure umane, paesaggi simboli e mandala sono usati per esprimere concetti e visioni di una “realtà” molto simile a quella suggerita dalla fisica quantistica e comunque espressa in circa dieci pubblicazioni scritte dal 1985 al 2015.



1985, "Mandala"

La meditazione ferma
Lo scorrere dei pensieri
E contempla l'immagine
Totale e assoluta
Della vita
















1977, "Albero del nagual"

L'energia potenziale
Genera l'albero
che interpetrerà inconsapevole
la sua parte
Nello spettacolo estetico
Della vita
















1977, "Albero del tonal"

L'albero nella sua espressione
Di forma materiale
Produce i suoi preziosi risultati



















1978, "Ermafrodita"

I poli si attraggono
E si congiungono
L'orgasmo annienta il tempo
Il viaggio si conclude
Generando
L'istante eterno









1982, "Paesaggio fantasma"

Se la creazione di un paesaggio
Stellare
Diventa creazione
Della nostra libertà separata
Il nostro contributo alla vita
Sarà una straordinaria esperienza
Emotiva









1984, "Alma Venus"

La dea offre
Il piacere che stimola
La procreazione
Spesso vissuta con entusiasmo
inconsapevole
Il tempo richiede un motivo
Che è accessibile solo
Nella dimensione
Senza tempo












1986, "Athanor"

Luogo della materia
Dove la "grande opera"
Genera la pietra alchemica
Che annulla lo spazio e il tempo

                                                                                                                                               




1986, "Athanor"

Luogo della materia
Dove la "grande opera"
Genera la pietra alchemica
Che annulla lo spazio e il tempo
















1986, "Argilla"

L?amore fra Gea e le stelle
Produce la fusione degli opposti
Osservatore-osservato
Nasce la consapevolezza
Di identificazione con
L'energia Divina












1988, "Crucis verba"

La creazione inizia
La trama e l'ordito
Propongono il gioco
Enigmistico
Della conoscenza













1988, "Elitropia"

Ne greto fiorentino del Mugnone
Tutti ricercano la pietra
Pochi la trovano
Il gioco è un inganno apparente
E capace di suscitare entusiasmo
















1988, "Rebis"

Quando due aspetti opposti
Espressi nel tempo
Si uniscono
Nasce l'ermafrodita
Il tempo cessa di scorrere
Il viaggio è terminato

                                                                                                 
                                                                                               
                                                                                                                                                   







1989, "Pioggia sul sole"

Il paradosso
Non da risposte ragionevoli
Ma suscita interesse
A chi cerca di capire





                                                                             




1989, "Itinerari nel tempo"

La separazione degli opposti caratterizza la dimensione spazio-temporale e il viaggio può iniziare, la loro fusione realizza la mutazione nella dimensione in assenza di tempo che ne conserva la memoria









1989, "Nascita della materia"

Nell'energia ondulatoria
Ad un tratto si genera la massa
E con essa la materia
Rilevando l'intervento di
Un volere superiore
A noi ignoto









1989, "Vista dal centro"

Meditando è possibile
Trasferirci nel centro
Dove è possibile
Osservare un mondo totale
E assoluto







1990, "Luce inferiore"

La dimensione spazio-temporale-Conserva della luce divina
Una versione attenuata
Che tuttavia ricorda
La luce di origine e
Il desiderio del ritorno















1991, "La caverna del rospo"


Luogo sacro della mutazione
Il rospo non può avere rapporti
Col mondo esterno
Gli altri guardano
Ammutoliti
La trasfigurazione














1991, "La stele di Vepri"

Storia del ritrovamento
Di una pietra scritta
Che permette di tradurre
Il senso della vita


















1991, "Luce esiliata"
Il ricordo
Della luce
Genera
Il desiderio
Del ritorno









1992, "Athanor"

Il graffio produce la scintilla
Che trasforma il mercurio
In oro
La pietra nasce
Eterna
Insieme allo specchio
Dell'alchimista





1992, "Una questione polare"

Il paradosso
Delle due realtà
Il tempo con i suoi opposti
L'istante eterno
Se coesistono
Comincia l'avventura















1994, "La pietra alchemica"

 Creazione della pietra filosofale
 Che riesce a trasformare
 L'alchimista
 Da osservatore
 In osservatore osservato
















1995, "Mandala"

La meditazione ferma
Lo scorrere dei pensieri
E contempla l'immagine
Totale e assoluta
Della vita















1996, "I tre spiriti"

Lo spirito della terra
Lo spirito dell'anima
Lo spirito












                                                                                                                         



                                                              1999, "L'osservatore osservato"                                                                 Se l'osservatore si osserva nel suo procedere alla ricerca di un senso che motivi la propria vita, forse può capire cosa sta facendo e dove sta andando                                                                                                      


2003, "Lo sguardo che crea i fiori"

L'osservazione reifica i desideri, così l'uomo partecipa alla creazione della vita e l'arte testimonia degli eventi con l'aura, suo strumento peculiare che ha la facoltà di permettere il transito globale e contemporaneo della ragione, dei sentimenti e delle emozioni. Se provate ad identificarvi nella condizione potenziale dell'energia creatrice da cui hanno origine tutte le forme della vita, il mandala ha lo scopo di perseguire questa avventura.







 2003, "S'i' fosse airone"

Airone alto nel cielo
Il vento mi accarezza le ali e l'anima
Da forza al battere
Plana il mio corpo e guarda lontano
La terra madre culla i pensieri
Il cielo è gremito di luci
Affollato di anime
Il Verbo canta la vita
La morte anche canta
Ed è amica...

E' silenzio









 2003, "S'i' fosse pesce"

Pesce che fai le fusa nell'acqua
Il fuori ci accarezza la pelle e il                                                   cuore
Il sole barbaglia nell'acqua
L'abisso ci fa compagnia
Sospesi nel mare e nel tempo
Senza pesi e senza pensieri
Continuamente conosciamo l'assenza e la nascita
Il Verbo suona la musica
Senza peso










2004, "S'i' fosse albero"

Albero tu sei il mio specchio
Tu rapisci la mia anima
Tu confondi e stranisci i miei desideri
Mi sequestri e l'avventura è totale
Dolce e ineffabile
Albero, bell'albero viaggi nel cielo
Il vento raffica dentro
La luce percorre la linfa
Le foglie cantano il sole
Suonano il Verbo con la rugiada
Viviamo la vita senza tempo
Siamo eterni come la vita
S'alza il suono al cielo
E' una cantata del silenzio
Senza attesa
Senza luogo
Senza scorrimento
Senza desiderio
Nulla è l'immagine
Lo specchio è spento
La luce è accesa


2003, "Sol-tulip"

Il sole mi irradia
Mi scalda
Mi abbaglia
Come in un fulmine
Improvvisamente
Irradio, scaldo
Abbaglio


























2004, "S'i' fosse pietra"

Quando l'anima si aggriccia
Si consolida in difesa
Si rapprende e si indurisce
Si restringe
Si dà pace
Lei diventa pietra
Ed io che guardo divento di sasso
Pietra i millenni ti trascorrono intorno                                                
Da sempre i venti delirano sulla tua pelle                                            
L'acqua non ti sconvolge ma lentamente                                            
Poco concede e poco toglie alla tua vita                                            
E tu attraversi i tempi quasi integra
E sentimenti impassibili
Con intatta memoria
E sentimenti impassibili                                                                                                
Il sonno è apparente                                  
Ma la vita è totale
E prossima all'eternità
Mnemosine ti è debitrice
                            
2005, "La danza di Shiva"

Shiva
Con un piede
Tocca la terra
Immersa nel tempo
Con l'altro
Sollevato
Aspira
All'eternità
Danzando






2006, "S'i' fosse osservatore osservato"

Remoto al tempo e alla forma
Tutte le contiene
Costernazione vuole
Assenza di emozioni
L'osservatore cessa di essere             Osservato














 2006, "I' son Argonauta Argo"

Eterno è il viaggio
Ed ineffabile
Rari i compagni via via
Dietro al loro destino
Solo e in silenzio
L'oceano è la mia casa
I' son Argonauta Argo
E il desiderio della goccia
Diventa l'oceano intero
Con l'universo mondo delle forme
Il tempo è fermo
I' son androgino
I' son Argonauta Argo








2009, "AUM" (1,2,(3,4),5

L'essere si divide
Comincia l'avventura
E il tempo e lo spazio
Generano la vita
E il desiderio

Del ritorno















2015, "Nascita di un paesaggio sognato"

La realtà è un sogno che noi creiamo
inconsapevolmente al servizio dell'energia divina
Se riusciamo a recuperare l'identificazione con l'essere, la creazione sarà consapevole















2015, "Mandala dell'alveare"

la natura esprime come la parte Comprenda tutto l'insieme

Uno comune il cosmo a chi si desta
(Eraclito)

















2015, "Fiore del cielo"

Mandala della bellezza che esprime l'amore della Creazione cosmica




















2015, "Autoritratto presuntuoso"

Approdo del desiderio
Consapevolezza
Capire cosa voglia da noi
La vita
Condividere il desiderio
Con l'Essere
















2015, "Arrivederci Grazia"

Arrivederci
Nel luogo del prossimo
Appuntamento




















2016, "Mandala spazio-temporale"

Quando si desidera capire il motivo che ha indotto l'energia creatrice, supposta senza tempo e in cui è presente il passato e il futuro, a volere esprimersi in una dimensione spazio-temporale, la nostra ragione si mostra inadeguata. Qualcuno, ironizzando, ha indicato un possibile motivo nella gran noia eterna ie l'impossibilitài di progettare un futuro:già esistente.

Capio cepi captum  errare









SCULTURE ANNI  1963 – 2015


La scultura inizia con l’intento di rendere mentali e smaterializzate le forme degli oggetti prodotti ma spesso le opere sono anche intrise di ironia. Sono convinto che l’ironia esprima la disponibilità indispensabile per sperimentare avventure e conoscenze diverse da quelle già acquisite e sperimentate.



1963, "Luce"

La materia nel tempo
Si illumina
E recupera la luce
da cui è generata

















1965, "Segnosfera"

L'energia creatrice scorre sul filo
E' un filo che collega e genera
Tutte le forme
Il paradosso è
Che generalmente
Si ritiene la materia solida e reale
Non lo sono le forme virtuali
Che la compongono












                               
1982, "Cielo galeotto"

Il cielo è nato nel tempo
Ma rimane prigioniero
Finchè non riesce
A ritornare aqlla sua casa
Di origine











1982, "Origine della materia"

L'energia potenziale
Si dispone a generare il tempo
E la materia














1985, "Cielo prigioniero"

L'uomo genera il cielo
Ma l'energia creatrice
lo reclude nella dimensione
Spazio-temporale











1985, "Le torri del sole e della                                                    luna"

Il sole e la luna si sono separati
Così inizia il viaggio
Di ritorno all'origine










1985, "Libro"

Il libro è creato con le parole
Convenzionali della tradizione
Per renderlo capace di conoscere
Tutte le qualità della materia
Va crocifisso








1989, "Liber scriptus"

La libera scrittura
Permette al libro
Di percorrere sentieri
Nuovi e liberatori









1990, "Crocifissione del liber scriptus""

La conoscenza totale
Esclude le certezze
Acquisite
Dal liber scriptus

















1993, "Nouvelle cuisine"

La conoscenza è un pranzo
A cui tutti siamo invitati
Non basta guardare
Non basta pensare
Devi mangiare

E poi digerire







1995, "Il tempio della luce"

La luce non ha un luogo nello spazio
E' nella mente dell'osservatori
Dove è accolta in forma
Di energia creatrice

















1995, "Le radici nell'acqua"



Le radici sono mobili
Non accettano la stabilità
Delle certezze
Senza variabili
Ricche di avventure
















1995, "Le porte del tempio"

Luogo sacro dello spazio-tempo
In cui il viaggiatore
Incontra le porte di accesso
Dei mondi desiderati

















1996, "L'isola del libero arbitrio"

Naviga l'isola del tempo
L'approdo è misterioso
Ricco di avventura e il viaggio
E' affidato al libero arbitrio
La mente non è sufficiente
Sapere cosa stiamo facendo
E' il nostro destino
Lo scopo della nostra ricerca
La conoscenza ci attende
In forma di coscienza
Tutto conosce
L'istante eterno


1997, "Araba fenice"

Dove sia
Pochi lo sanno
Significa scoprire
Vedere e capire
La morte come
Trasformazione
La morte diventa                       Compagna di viaggio
Perde il suo terribile
Aspetto

                                                                                                        Diventa amica



1997, "Gerusalemme celeste"

Luogo della nostalgia
E della speranza
Maniglia consolatoria
Della tristezza
Luogo del desiderio

Speranza di approdo












1997, "Grande madre"

Utero di una nascita remota
Luogo della mutazione
La vita attende la rinascita umana

Nella caverna sacra
















1997, "Guardiano della soglia"

Il guardiano non apre la porta
A chi non ha terminato il viaggio
Di acquisizione
Della consapevolezza

















1997, "Il ponte"

Le due rive degli opposti
Sono unificabili
Transitando sul ponte
Del tempo








1997, "Isola dei pensieri"

L'isola naviga
In un mare enigmatico
Il destino dell'isola è ignoto
Neanche il mare
Conosce l'approdo
Ignoto anche al libero arbitrio
Dei pensieri
E dei desideri






1997, "Mondi sospesi"

La "realtà" è apparente
Fluida e sospesa
A disposizione
di chi la crea

















1997, "Pietra viva"

La pietra reagisce
Cambia forma fisica
E chimica
E aspetto
Noi pensiamo
Non sia viva
Forse non abbiamo
Occhi per vedere













1997, "Sonata per una danza di                     Shiva"

Il mondo cosiddetto reale
In certi casi
Suona la musica delle sfere
Che permette
La danza di Shiva







1997,"Alchimista"

L'alchimista trasforma la materia
Per trasformare se stesso
Il quattro diventa oro
E senza tempo

















1998, "Grande madre"

L'origine da cui proveniamo
Non è la materia
Ma energia che prende forma


















1998, "Guardiano"

"Io sono VIGOR e guardo gli venisse alchun chel livro avrisse se non fosse cotal chente è detto, dregli di questa spada per lo petto"
(Da Altus, MUTUS LIBER)

















1998, "Occhi"

Sguardo creatore
L'osservatore asservito
Al desiderio e all'energia
Che lo ha creato
Genera il mondo








1998, "Regina"

Dopo aver generato il tempo
La madre regna sovrana
Essa permette al tempo
Di dialogale con l'eternità

















1999, "Angelo un po' ribelle"

Misteriosa forma dell'anima
che si propone come intermediario
Fra materia e spirito


















1999, "Assassino karmatico"

L'assassino asseconda il karma
A lui serve per evolversi
Alla vittima serve per pagare un debito
Di cui non ha memoria
L'osservatore ha molte difficoltà
A capire una giustizia così
Tragica, misteriosa e aliena







1999, "Aveva le ali ma non potè                                                       volare"

L'assenza di consapevolezza
Impedisce all'anima
di unirsi a l'energia divina

















1999, "Catene interiori"

Non conosciamo il motivo
Ma il Karma interviene
E punisce la forma
La sofferenza si associa
Al viaggio verso la consapevolezza









1999, "Costernazione del gattogrillo al momento della conoscenza assoluta"

Al ricercatore curioso
Ad un tratto la vita rivela
La propria verità
Paradossalmente
Le necessità dell'insieme
Non corrispondono
Ai bisogni apparenti
Delle parti separate



1999, "Farfalletta ruffiana floreale"

Forma animale protesa a compiere
La sua funzione nella procreazione della vita vegetale
Mentre lo spettacolo prosegue
Il suo misterioso corso

















1999, "Incarnatio maialorum"

Giustizia vuole
Che anche un maiale
Possieda un'anima
Destinata a tornare
nella condizione divina
Dell'energia di origine











1999, "Iside"

Grande madre
Protettrice del viaggiatore
Che ricerca conoscenza
per sedersi nel trono
della vita
















1999, "Sparviero all'ancora"

Per ottenere la consapevolezza
E il senso della vita
Occorre salpare
E iniziare il viaggio
Togliendo l'ancora
Che trattiene
Il desiderio  del ritorno
Alle origini senza tempo













1999, "La donna del parto"

Nascita del quatro
Nascita dello spazio-tempo
Nascita della materia
La vita si esprime fisicamente

















2000, "Cassandra"

Chi vuole insegnare
Deve tacere
Perchè ogni forma
Ha bisogni diversi
E non sopporta
Di vivere al servizio
Delle altre forme di vita
La saggezza impone
Il limite a testimoniare
La propria vicenda
Che sarà a disposizione
Dei compagni di viaggio
Che hanno itinerari
Simili al nostro







2000, "Edipo"

Se la vista del panorama
Non corrisponde ai nostri desideri
Evitare lo sguardo
Non risolve il problema
Ciò che occorre è cambiare
Il panorama















2001, "Allocco toscano critico d'arte"

In assenza di indicazioni
E spiegazioni



















2001, "Pappagallo italico critico d'arte"

In assenza di indicazioni
E spiegazioni



















2001, "Grillo sapiens in risonanza cosmica"

Il canto del grillo
Risuona nel cosmo
Producendo l'eco
Di un "effetto farfalla"













2001, "Grillus felix"

Caro grillo sapiens
Tu vivi felice
E senza pensieri
L'altalena del destino
Nel parco giochi
Della vita















2001, "Mangiagrilli a tradimento"

Questo animale, appartenente al genere "Pollastrantibus" a cui il grande Linnè aveva attribuito il nome di "Mangiagrilli a tradimento" per via di una palese spiccata tendenza a giustiziare i suddetti grilli colpevoli, a suo dire, di fare troppo chiasso le notti di luna, un giorno si ubriacò di vino e, invasato da Dioniso, ebbe una crisi d'identità , si convertì e, diventato in odore di santità, fa miracoli (se gli baciate il naso ogni desiderio si avvera et omgnia mala fugata sunt)













2001, "Monumento al topo karmatizzato"

Onore e gloria al Topo Sapiens
Che senza ricordare bla colpa
All'origine della condanna
Ha tuttavia partecipato al gioco
Con tutte le proprie capacità
Rifiutando la stupidità delle spiegazioni
Impossibili

LA VITA RICONOSCENTE













2001, "Topo sapiens glorioso"

Dopo aver compiuto
Tutte le funzioni
Per cui è stato creato
L'irreprensibile topo sapiens
Realizza la sua ascesa gloriosa













2001, "Topo sapiens da collezione"

Il topo karmatizzato
Diventa oggetto di attenzione
Per chi considera l'arte
Un possibile investimento finanziario














2007, "Paesaggio da                                         meditazione"

Questa immagine
Osservata nella maniera adeguata
Può favorire la meditazione
Che annienta i pensieri                        Per vivere un momento estatico                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        

2007, "Caleidoscopio da                                         meditazione"

Gli specchi giocano
E si rimandano
Le infinite forme
Il corpo partecipa

La mente è assente













2007, "Organo celeste"

La musica del verbo
Invade la vista
E gli altri sensi
Un coro di voci bianche
Ferma l'ossessione del tempo

Il silenzio è assoluto










2015, "Orologio celeste"

Paradosso celeste
L'orologio è immobile
E inesorabile batte le ore




















DIDASCALIA GENERALE

Dopo aver scritto tante didascalie
Per altrettante immagini
Desidero scrivere
Una didascalia
Per una ipotetica
Mostra antologica
E per la vita

Al risveglio
Prima di aprire gli occhi
“Uno comune il cosmo”
Qui e ora
Con il biglietto
Di andata e ritorno


“E più non dimandare”